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domenica 21 agosto 2011

Chiare, fresche et dolci acque...

La settimana appena passata è stata finalmente all'insegna del caldo, quindi la Tartamaca ha guidato la sua prole scalpitante verso i freschi prati attorno al laghetto di Nembia (5 minuti di Tartamacchina da casa). Giovedì siamo stati raggiunti da Cinciarella che si è fatta un bel po' di strada per arrivare fino a qui, accompagnata dal suo lavoro a maglia: perchè nessuno dica che a San Lorenzo siamo poco accoglienti, tante tenere vespe hanno dato il benvenuto a lei e alla sua mela, cercando di farsi adottare per andarsene in ferie in val del Chiese. Tra una chiacchiera e l'altra ho portato a casa tante cose (a parte i buonissimi biscotti di farina gialla che sono durati poco in casa mia):
Il titolo di un libro consigliato da una buona bibliotecaria (inutile fingere: uno nasce bibliotecario e non esce più dal tunnel!!!) e scritto dalla stessa su un supporto di fortuna. Mio marito ignaro ieri ha usato la borsa per cui ho dovuto organizzare un'ardita operazione di salvataggio del prezioso titolo. 
Un uncinetto tutto colorato (che ho ammirato tempo fa in una foto del blog di Cinciarella) e dei gomitoli di lana filata a mano. Non ho resistito alla tentazione e appena arrivata a casa ho provato a lavorare questa lana, un po' ruvida e un po' soffice: con l'uncinetto ne è uscito un lavoro irregolare, per cui credo che quella che resta finirà ai ferri (detta così fa pensare che manchino due patate di contorno!).
Su tutto questo una sensazione di tranquillità, grazie anche alla bellezza del movimento di chi veramente sa usare i ferri. Un lavoro che va da sé, con gli occhi che non guardano le mani e la libertà di parlare. Per me, che faccio cadere i punti anche (o solo...) a guardarli e che se mi parlano mentre sferruzzo rovescio i dritti e raddrizzo i rovesci, questa scioltezza ha un contorno quasi magico. Un incantesimo che si chiama passione, allenamento, esperienza e che mi lascia ancora incantata. Come quando ero piccola e ho fatto la mia prima sciarpa con la guida di una maga. Tutta la mia esperienza si è esaurita lì e solo da qualche anno ho ripreso in mano i ferri per accorgermi che mi era stato insegnato quel che bastava per imparare il resto.
E adesso  voglio riuscire anch'io a conversare mentre infilzo la lana con i ferri. Il prossimo post nel secolo venturo!!! Abbiate pazienza...

3 commenti:

  1. Uncinetto e lana sono bellissimi, ne hai già catturato la magia falla tua e vedrai che poi parlare e sferruzzare diventerà il tuo passatempo preferito!!!
    m.

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  2. Come scrivi bene carissima, sei riuscita a farmi sembrare simpatica.
    Il titolo che mi hai suggerito tu, dopo un'attenta ricerca in Librivision, ho scoperto che nel Sistema Bibliotecario Trentino lo possiede una sola biblioteca. E' in prestito fino al 18 settembre, mi fai una prenotazione?

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