Ieri sera mi sono presa secchiate d'acqua, ma per fortuna sono arrivata al coperto prima che il cielo iniziasse a prendermi a sassate...rientrando a casa dopo la riunione non ho potuto far altro che ammirare i miei gerani, accuditi e concimati amorosamente nel pomeriggio, spiaccicati sulla strada. Ho rimandato a questa mattina l'analisi delle vittime nell'orto: dopo aver recitato le litanie per l'insalata, dato l'estrema unzione alle foglie di zucchina e fatto la costatazione amichevole con la rete di protezione dei pomodori ("Mi piego ma non mi spezzo!" ha recitato fiera) abbiamo volto lo sguardo al prato dietro l'orto:
Praticamente un ghiacciaio in giardino...mai vista una cosa simile!
Per fortuna da noi non sono scesi chicchi grossi come a Mori o in Valsugana...
E per fortuna la settimana scorsa ho fatto la formichina e ho messo in salvo le scorte per l'inverno. Ho raccolto la malva e l'ho seccata per far fronte a tutti i malanni.
E' una pianta che amo molto: ce ne sono diverse varietà, con fiori discreti o maestosi, e cresce spontanea ovunque dalle nostre parti. Vista l'utilità di questa pianta, mi piace l'etimologia che molti danno del nome: malum va, il male se ne va. Gli infusi calmano le infiammazioni della gola, aiutano a combattere il catarro, regolano l'intestino e calmano le irritazioni della pelle. Gli impacchi sugli occhi, assieme a salvia e camomilla, sono utilissimi per le congiuntiviti: ora vanno di moda le creme antibiotiche, ma credo che per gli occhi dei bambini sia più salutare la blanda azione disinfettante della salvia e quella calmante della malva e della camomilla quando ciclicamente portano a casa gli "animaletti" domestici della congiuntivite dall'asilo. Mamma maniaca!
Gli scarti che non ho essicato, debitamente tagliuzzati, sono finiti a a pacciamare le piante dei pomodori, così nulla va sprecato e tutto torna utile.
Per restare in tema di malva, vi faccio vedere un piccolo scorcio del lavoro che ho terminato ieri con i colori malva (in foto sembra azzurro, ma garantisco che è violetto), arancio e bianco. E' una sopresa, per cui fino a settembre non posso farvi vedere il lavoro completo...vediamo se qualcuno indovina di cosa si tratta!
Ciao Tartamaca, caspita..che peccato!! So cosa vuol dire vedere tutto il tuo lavoro e le tue amate pianticelle sterminate in pochi minuti!!
RispondiEliminaQuand'ero ragazzina il mio papà coltivava (con fatica e completamente a mano) un piccolo vigneto in un terreno impervio..regolarmente arrivava la grandinata e spazzava via tutto..che rabbia! Non c'erano i soldi per comprare reti di protezione e così si cercava di salvare il salvabile e..si ripartiva!
A presto!!
Caspita ma non sembra proprio sia luglio!!! Che rabbia vedere tanta fatica rovinata nel tempo di un acquazzone....
RispondiEliminaUn abbraccio
Babi
Ma che bel blog, come scrivi bene e quanti argomenti interessanti!
RispondiEliminaCome non essere d'accordo con la mia amica Aracne, te la faremo conoscere cara ex collega.
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